9. Consapevolezza e cultura del territorio

Conoscenza del territorio per il rafforzamento di identità e appartenenza

L’iter che ha portato all’allestimento del PAC ha contribuito al raggiungimento di una conoscenza e consapevolezza unitaria, prima assente, del territorio del nuovo Comune di Bellinzona in quanto tale, non più suddiviso in 13 realtà istituzionali diverse. Ciò è stato possibile grazie agli studi preliminari, all’elaborazione dei tre differenti lavori di Masterplan con il relativo Rapporto del Collegio esperti, quale importante documento di analisi critica e di sintesi, giungendo al presente documento programmatico e operativo.

Sviluppo virtuoso per un rilancio socio-economico

Le basi su cui il nuovo Comune dovrà poggiare saranno le capacità di investimenti mirati e di dinamiche positive di sviluppo sostenibile, per incrementare l’attrattività a risiedervi, visitarlo e lavorarvi. Ciò contribuirà a sua volta ad implementare in modo virtuoso lo sviluppo economico e sociale, e con esso pure la sua solidità finanziaria.

La nuova Città dovrà saper cogliere le giuste opportunità per dare avvio a un circolo virtuoso di valorizzazione dell’immagine e della percezione di Bellinzona nel contesto delle varie attività presenti sul territorio. Le opportunità rappresentano il motore del cambiamento e gli elementi in grado di portare freschezza, condivisione, energia e positività, se opportunamente colte e gestite in modo strutturato.

Valori fondanti del nuovo Comune di Bellinzona

Il presente Programma vuole quindi essere una guida per la pianificazione futura che definisca l’identità del nuovo Comune di Bellinzona, fondandola sui seguenti valori:

  • Qualità di vita
  • Città a misura d'uomo
  • Centralità geografica
  • Cultura
  • Tradizione
  • Accoglienza
  • Inclusione

Analisi SWOT

Il nuovo Comune di Bellinzona ha delle ottime carte da giocare in ambito economico e territoriale a livello cantonale e nazionale: si posiziona quale porta a sud delle Alpi e al centro della Città-Ticino, è fortemente identificata dalla presenza dei Castelli patrimonio UNESCO, ha una varietà di paesaggio che si estende dal piano, alle zone pedemontane sino alla montagna, con la presenza di rilevanti aree agricole produttive, ha negli ultimi anni uno sviluppo demografico positivo e una stabilità economica e sociale data dalla presenza di molti posti di lavoro in ambito pubblico.

I punti deboli sono dati dall’immagine di Città ancora molto orientata all’impiego pubblico, ridimensionato negli anni in ambito federale e non ancora ridefinito a livello strategico, dalla bassa attrattività fiscale, dallo sviluppo territoriale ancora disgregato, dai condizionamenti dati dall’estensione e dalla morfologia del territorio per la mobilità e gli insediamenti.

L’evoluzione demografica non ancora ben delineata crea incertezza sulle potenzialità di sviluppo, e potrebbero realizzarsi problematiche di tipo ambientale dovuti al cambiamento climatico.

Le opportunità da cogliere sono invece offerte dal posizionamento quale porta alpina sull’asse nord/sud e dalle ottime connessioni, dallo sviluppo nei comparti della ricerca e della scienza della vita, dell’innovazione e del settore sanitario, dall’inserimento nella rete universitaria, della ricerca e dell’alta specializzazione, dalla vivibilità e varietà del territorio, dallo sviluppo di soluzioni globali e integrate (smart city), dalla visibilità grazie ai monumenti UNESCO, dalla valorizzazione ambientale dei fiumi, da nuovi indirizzi e norme in ambito ambientale e di riassetto urbano, nonché da una ripartizione modale del traffico con nuove forme di mobilità sostenibile.

Strategie e principi per lo sviluppo del capitale territoriale

La costruzione di un capitale territoriale - definito in termini di valore aggiunto incrementale, ma anche di sentimento d’identità e di appartenenza, di capacità d’apprendimento collettivo - sarà quindi frutto della capacità d’investimenti mirati e di dinamiche di sviluppo sostenibili che sappiano valorizzare i punti forti e cogliere le opportunità, minimizzando quelli deboli e dando risposta concreta alle incertezze.

I principi orientativi per valorizzare il capitale territoriale dovranno essere i seguenti:

  • Progetto, fattore trainante della territorialità;
  • Prossimità, da ricercare con i portatori d’interesse;
  • Partecipazione, pubblico privato, anche tramite formule di negoziazione;
  • Prodotto, da qualificare e valutare in termini di capitale territoriale.

Per cogliere le opportunità di sviluppo e di promozione del capitale territoriale del nuovo Comune di Bellinzona saranno dunque necessarie delle trasformazioni nelle strategie politiche ed economiche che passino da uno scenario di attesa ad un vero e proprio cambio di passo, mettendo in campo le risorse finanziarie necessarie per orientare la Città verso quei progetti strategici che potranno portare anche a uno sviluppo economico, nel campo delle scienze della vita, dell’istruzione, del turismo, della cultura, delle nuove tecnologie e della promozione produttiva in genere. Le strategie e le diverse misure contenute nel presente Programma d’azione comunale (PAC) mirano appunto e dovranno concorrere a tale risultato.